Premessa: il presente articolo non ha la pretesa di definirsi, contrariamente ad una pubblicazione di carattere scientifico, latore di una verità e foriero di innovative scoperte concettuali ed empiriche in ambito psicologico.
Quanto elaborato dallo scrivente vuole proporsi come una lettura, attraverso alcuni costrutti appartenenti alle teorie psicologiche, di alcune dinamiche e di specifiche caratteristiche inerenti al rapporto intercorrente tra tratti narcisistici di personalità e pratica del body-building. In particolare, l’attenzione sarà rivolta in ultimo ai concetti di invidia e di frustrazione che possono derivare da un connubio tra le due componenti sopracitate.
L’interesse verso tale direzione tematica è scaturito dai continui riscontri, sia nella pratica quotidiana del confronto relazionale, che nell’analisi di post, commenti e citazioni fornite all’interno di gruppi virtuali nei social network dedicati al mondo del bodybuilding.
Con il termine body-building o culturismo, nel presente articolo viene intesa quella “attività ginnica e fisica, finalizzata allo sviluppo e al modellamento dei muscoli”. Si parlerà, quindi, esclusivamente di pratica di body-building in senso lato, e non della disciplina sportiva agonistica.
L’interesse sarà rivolto, dunque soltanto al tema del culto del corpo, caratterizzato dall’insieme delle attività, delle condotte e dei comportamenti protesi al raggiungimento di modifiche anatomiche, muscolari. Che si tratti dell’anglofono body-building o del nostrano culturismo, entrambi i lemmi rimandano , di fatto, etimologicamente al “culto del proprio corpo”.
Per chi non lo avesse ancora fatto,per avere un quadro completo può completare la lettura con quest'altro piccolo articolo di qualche mese fà La guerra dei cazzi
Uno sguardo al plausibile valore etologico del culturismo
Ci si chiede, in primis, quanto la pratica del modellare il proprio corpo nel senso di renderlo più sviluppato, forte e resistente, possa avere un suo substrato nella natura etologica del genere umano, al pari di altre specie.
A tal proposito, l’etologia ha dimostrato come nel corteggiamento e nell’accoppiamento di alcune specie l’esemplare maschio adoperi la propria dotazione biologica, (attraverso ad esempio il canto, o ad esempio con la pratica della lotta), al fine di perseguire la riproduzione. Infatti, all’interno di comunità animali, i membri che, per peculiarità fisiche e per caratteristiche innate o acquisite sono riconosciuti aventi uno status di superiorità rispetto agli altri, vengono definiti membri Alfa, e in quanto esemplari predominanti, ricoprono un “rango sociale” più alto.
Tali aspetti primordialmente legati al ruolo sociale del membro di quella specie sembrano essere presenti anche nel genere umano. Per l’uomo, però, la ricerca del predominio all’interno della comunità di appartenenza, non è più una questione relativa alla sfera biologica e preservativa della specie, nella sua accezione fisica e sessuale, ma è legata ad aspetti correlati al riconoscimento sociale.
Tuttavia, all’interno dell’attuale civiltà occidentale non sembra evidenziarsi una precisa connessione tra la ricerca dell’affermazione mediante le propria forza e il riconoscimento sociale.
Il culto del corpo non coincide con la richiesta dell’ambiente sociale di diventare “il più forte per sopravvivere”. Studi hanno evinto che in alcune comunità la pratica del body building sia fortemente associata all’idea (veicolata dai messaggi trasmessi dai mass media) di accettazione all’interno di un gruppo sociale.
Anche in questo caso però, la preoccupazione e la cura del proprio corpo non sembrerebbero avere realmente una concreta influenza sull’accettazione di un membro all’interno di altri contesti. In definitiva, “la questione del diventare piu’ grosso e figo risulta essere un fatto personale”, una questione del singolo e non della collettività, e non è relativo alla richiesta ambientale in senso stretto (Parish, Tony; Baghurst, Timothy; Turner, Ronna, 2010).
Culturismo e immagine corporea: Adone incontra Narciso
Con “Immagine corporea” si definisce la rappresentazione che ciascuno ha del proprio corpo e che mette capo ad un vero e proprio “schema corporeo” (Schilder).
Tale schema corporeo deriva dalla continua costruzione, nei termini di autodefinizione e distruzione della propria immagine, è inoltre correlato allo schema corporeo dei corpi altrui.
Tale processo di ricostruzione dell’immagine corporea dipende dall’integrità del sistema nervoso e dalle continue attività di differenziazione e di integrazione della percezione corporea personale, anche sulla base degli schemi corporei degli altri.
Possibili distorsioni della propria immagine corporea, riscontrabili sovente nel mondo dei body builders sono declinabili nella dismorfofobia e nella bigoressia.
Con dismorfofobia si intende una condizione relativa alla presenza di una particolare fobia che nasce da una visione distorta che si ha del proprio aspetto esteriore, causata da un'eccessiva preoccupazione per la propria immagine corporea.
Nell’ambito del culturismo, manifestazioni a carattere dismorfofobico possono coincidere con la continua e persistente preoccupazione di non avere un corpo adeguato, di percepirsi sempre come troppo magri, di sentirsi per contro eccessivamente poco definiti, o di non avere le giuste proporzioni corporee.
In taluni casi esso può anche coincidere con la particolare preoccupazione per l’essere asimmetrico nelle forme e nei volumi muscolari.
Con bigoressia (o vigoressia) (il dott. Gullà ne ha parlato piu approfonditamente qua) si intende un disturbo della condotta alimentare.
Caratteristica peculiare di tale disturbo è la continua e ossessiva preoccupazione per quanto riguarda la propria massa muscolare, anche a discapito della propria salute.
Nell’ambito del body building, molto spesso si presenta, ad esempio, come la continua preoccupazione di non coprire con i pasti e gli integratori la quota calorica giornaliera dei macronutrienti. Anche atteggiamenti di inflessibilità rispetto alla propria dieta iperproteica o iper/ipocalorica, o il timore che, al di fuori del controllo dei propri pasti e dell’alimentazione, il corpo possa risentirne, con una drastica perdita di peso sono elementi che rimandano a condotte a carattere bigoressico.
Esistono elementi comuni all’interno delle manifestazioni dismorfofobiche e vigoressiche: essi infatti hanno a che vedere con la preoccupazione per l’inadeguatezza e l’insoddisfazione dell’individuo relativa alla propria immagine corporea.
Tale accanimento, la preoccupazione costante, e la conseguente ricerca affannosa e ripetitiva a porre rimedio a tale senso di insoddisfazione, è fortemente connessa ad aspetti narcisistici della personalità. (Per approfondire anche sull'exercise addiction cliccare qui)
Con Narcisismo si intende infatti l’amore per la propria immagine, ma in ambito psicologico tale concetto fa riferimento anche all’investimento emotivo, affettivo, pulsionale e motivazionale nei confronti di se stessi, con particolare attenzione, quindi, anche alla sfera corporea. L’oggetto di investimento, nel caso dei body builders, è il proprio corpo e l’immagine corporea.
Vien da sé che vi siano elementi che rimandano ad aspetti di carattere narcisistico insiti nella pratica del culturismo. In tal senso è molto interessante constatare come tratti tipici delle personalità narcisistiche siano presenti in coloro dediti al culturismo e come si evidenzino molto spesso, attraverso i sentimento di invidia e di competizione, atteggiamenti legati alla frustrazione tipica delle personalità narcisistiche.
Narciso contro i Narcisi: caratteristiche comuni dei tratti narcisistici legate al culto del proprio corpo
Le personalità narcisistiche sono quelle organizzate intorno al mantenimento della propria autostima tramite le conferme provenienti dall’esterno.
Inoltre si caratterizzano per uno sproporzionato grado di preoccupazione per sé, e per una particolare sensibilità all’approvazione o alla critica.
Due sono i sentimenti legati alle personalità narcisistiche, la vergogna e l’invidia, tra loro strettamente connessi.
L’invidia infatti si manifesta in contesti in cui reputerò di essere manchevole o carente relativamente ad alcuni aspetti personali, con la conseguenza del provarne vergogna. Se vengo scoperto in tali mancanze, sarò invidioso e disprezzerò e criticherò (atteggiamento giudicante tipico dei narcisisti) coloro che sono soddisfatti e hanno ciò che a me manca.
Le personalità narcisistiche sono intrappolate nella necessità di raggiungere la perfezione. Hanno un sé caratterizzato da vuoto, incompletezza, invidia e vergogna, le cui controparti compensatorie sono costituite dalla vanità, dalla superiorità, dall’ orgoglio e dal disprezzo.
Nelle relazioni con gli altri essi adoperano dei meccanismi di idealizzazione di sé e di svalutazione dell’Altro. Nell’ambito del body building, alcuni di tali tratti narcisistici si riflettono nella continua ricerca del confronto/competizione volta alla demolizione dell’altro, al fine di far rivalere la supremazia e il primato “del proprio corpo”. Non è raro, infatti, assistere a continui attacchi, da parte dei body builders al corpo altrui, con critiche, denigrazioni, e ingiurie nei confronti “di un corpo mai perfetto” o “non naturale”.
Il sentimento di invidia, fortemente correlato alla frustrazione che deriva dal senso di vuoto, tipico della personalità narcisistica, è una costante molto ricorrente all’interno del mondo del culturismo.
Esso infatti trova riscontro anche nel personale bisogno di approvazione e nello scarso senso di autostima soggiacente che si manifesta, invece, nella saccenza e nell’intolleranza alle critiche.
Conclusioni.
Nel presente articolo si è voluto evidenziare in che modo, nel mondo del body building, siano riscontrate dinamiche afferenti alla sfera narcisistica, e come nei culturisti sia possibile evincere, sovente, tratti tipici delle personalità narcisistiche, senza sfociare necessariamente nell’ambito della psicopatologia.
Tuttavia l’obiettivo dell’elaborato è quello di fornire alcuni concetti basilari per una possibile lettura psicologica dei comportamenti di astio, rivalità e competizione presenti nel mondo del culturismo, al fine di contestualizzarli e di circoscriverli in vere e proprie dinamiche e manifestazioni a carattere narcisistico.
Inoltre, con il presente articolo si auspica ad una maggiore attenzione e ad una progressiva sensibilizzazione per le derive psicologiche, relazionali e comportamentali che sono correlate alla spropositata preoccupazione per la propria immagine corporea che il culto del proprio corpo, tipiche della pratica del body building.
LA CURA ndr
Vogliamo essere persone con un po di buon senso accumunate da una passione o ogni volta si deve essere in guerra?
A cura di Andrea Cece
Dott. In Psicologia Clinico-Dinamica
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